I Giovedì - gruppi chestertoniani veronesi            bimbo tradotto
 

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Se alti fossero gli alberi e la terra
Coperta d'erbe, come nelle fiabe
Più strane, e a tratti, oltre l'orizzonte,
Brillasse il blu di un mare,
Se gli alberi fossero alti e le erbe corte
come narrano i pazzi,
se un luogo del mare apparisse di blu
oltre il bianco dell'alba,


Se l’erba fosse bassa e alti gli alberi,
come in un folle mito,
se qui e là un mare si estendesse
azzurro e proibito,
 

Se un fuoco fosse collocato in cielo
A scaldarmi ogni giorno, e chiome verdi
E folte a crescer su maestosi colli,
Saprei che cosa fare
se un immenso lampione si librasse nell’aria
per darmi la sua luce,
se scure chiome verdi crescessero sui colli
so io cosa dovrei fare

se un fuoco stesse appeso su nell’aria
il giorno a riscaldarmi,
se verdi chiome i colli ricoprissero,
io saprei comportarmi.

Nel buio giaccio: e sogno la presenza
Di grandi occhi, glaciali o premurosi,
Contorte strade e silenziose porte,
E oltre, uomini vivi.
Giaccio nel buio e sogno
occhi freddi o gentili
strade contorte e porte silenziose, dimore
di uomini viventi.

Nel buio giaccio: sogno grandi occhi
gelidi oppur clementi,
e vie tortuose e porte silenziose,
e dietro dei viventi.

Che venga la tempesta: meglio un’ora
In cui sia dato piangere e lottare,
Degli evi che ho trascorso a dominare
Gli imperi della notte.
Vengano pure nuvole di tempesta: un’ora
sola e viva che faccia angosciare e combattere
è meglio delle epoche in cui ho governato
gli imperi della notte.

Che venga la tempesta: meglio un’ora,
aperta a pianti e lotte,
di tutti i secoli che ho dominato
gli imperi della notte.

Penso che se mi dessero il permesso
Di esistere in quel mondo, sarei buono
Per tutto il tempo che potrei passare
Nel regno delle fate.
Penso che se mi fosse dato il grande permesso
di stare dentro il mondo
sarei buono per tutto il tempo che io vivessi
nel regno delle fate.

Nel paese fatato, questo credo,
se l’entrata ottenessi,
per l’intera giornata sarei buono
che laggiù rimanessi.

Da me non sentirebbero nemmeno
Un accenno di egoismo o di dispetto,
Se soltanto trovassi quella porta,
Se soltanto nascessi.
Da me non sentirebbero nemmeno una parola
di egoismo o disprezzo,
se solamente riuscissi a trovare la porta
se solamente fossi nato.

Nessuna mia parola avara o ria
raggiungerebbe essi,
se soltanto mi aprissero la porta,
se solo io nascessi.

Alessandro Giuliani Roberto Prisco Rodolfo Caroselli

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